12 Giu Yalp a parole mie: Angelica racconta di… Michele
Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui a raccontarvi di Yalp! La mia esperienza procede bene, sto lavorando su diversi progetti e sto sperimentando le mie capacità in campi differenti: grafica, foto, video e siti web. Non mi sono mai dilettata invece con l’illustrazione ma nel gruppo abbiamo un esperto: Michele.
MICHELE

Michele ha iniziato a disegnare da bambino quando i genitori per tranquillizzarlo gli davano un foglio e dei colori. La passione gli è subito scattata e ogni sera raffigurava cosa aveva fatto durante la giornata.
Oggi, dopo un percorso al liceo artistico e all’università di design IUAV, ha fatto di questa propensione un lavoro; può dirsi orgoglioso di aver disegnato la scatola del gioco da tavolo di Marco Mengoni e di aver illustrato i fazzoletti Tempo.

Michele è di Vicenza ma momentaneamente vive a Treviso. Si è innamorato di questa città grazie all’università che aveva sede qui e poi per un motivo (il lavoro in Yalp) o un altro (l’organizzazione del Comic Book Festival) ci è sempre rimasto.

La sua postazione di lavoro è distante dalla mia, ma quando il primo giorno mi ha spiegato come funzionano gli archivi dei materiali, ho potuto notare che lavora con la tavoletta grafica e fa così velocemente i comandi da tastiera che non si riesce nemmeno a realizzare quali siano i tasti che schiaccia.
Valeria lo definisce un radical chic a cui piacciono cose ricercate: le serie che guarda non le ha sentite nominare nessuno e la sera si diletta con le lezioni di storia di Alessandro Barbero.
Anche per quanto riguarda la musica apprezza quei gruppi punk sconosciuti ai più (o almeno a me) come Wilco e Big Thief, anche se il suo riferimento da sempre sono i Nirvana (si, loro li conosco).
La musica, come il disegno, è sempre stata una sua grande passione: ha fatto parte di diverse band (tipo una diversa ogni settimana) come cantante e chitarrista e il suo primo tatuaggio è stato una cassetta musicale.

Nonostante fosse il frontman di queste piccole band, dice di essere un tipo timido e una di quelle persone che arrossisce (anche se a me non sembra), ma ammette che in questa breve intervista si è sentito a suo agio e che ne vorrebbe fare altre.
Segno zodiacale: acquario
Espressione tipica in ufficio: bomba
Se fosse un colore: magenta
“Il primo contatto con Yalp l’ho avuto alla fine del secondo anno allo IUAV, quando Stefano ha tenuto un workshop di identità visiva che ci coinvolgeva senza sosta per una settimana. La sua sensibilità mi ha subito colpito, oltre all’attitudine molto meno “impostata” o intellettuale di tutti gli altri grafici e designer che passavano per l’università. Quando qualche tempo dopo ho fatto il tirocinio in Yalp, ho scoperto che questa sensibilità permea ogni aspetto dello Studio, dal rapporto coi clienti a quello fra i membri del team, è come se fosse nell’aria che si respira in studio. Ora che alterno il mio impegno in Yalp con quello di illustratore, ciascuna esperienza alimenta creativamente l’altra, virtuosamente, e anche questa è una cosa che ho imparato in Yalp.”
