Packaging & Healthcare, quando il design deve essere utile

Nell’healthcare, più che in altri settori, la User Experience (UX, o Il Gusto di un’indimenticabile esperienza., per chi ha letto questo curioso articolo) è un elemento fondamentale.

Da consumatori, quando pensiamo all’healthcare ci vengono in mente le farmacie, che oggi non si limitano a vendere solamente medicinali, ma offrono una vasta gamma di prodotti che coprono ogni area di interesse per la cura della persona.
Entrate in una farmacia e buttate l’occhio su uno scaffale qualunque: noterete un mosaico di scatole perlopiù di piccole dimensioni. Packaging secondari (scatole, quindi) che devono colpire l’attenzione e differenziarsi, ma allo stesso tempo rassicurare il consumatore, tenendo fede allo scopo primario di un prodotto per la cura della persona, ovvero l’essere semplice e immediato da utilizzare.

Il fine ultimo del design di packaging di medicinali è infatti quello di semplificare quanto più possibile l’esperienza di prodotti necessari, ma spesso acquistati di malavoglia.

Non è un caso il fatto che ogni anno la HCPC Europe organizzi il Columbus Packaging Award allo scopo di premiare i packaging healthcare più patient-friendly, quindi più attenti alla UX, che favoriscono la fidelizzazione dei clienti.

Uno dei pack premiati nel 2016, per esempio, è una scatola di cartone contenente dei blister di pastiglie. Le caratteristiche che le hanno assicurato il premio sono la facilità di apertura, un’infografica che ricorda la cadenza con cui prendere le pastiglie stampata sia sul pack secondario che sul blister stesso, un reminder sul fondo della scatola che avvisa della fine dei blister e le informazioni digitali sul prodotto accessibili tramite un QR Code posto sul pack secondario.

Non si tratta di grandi innovazioni dal punto di vista visivo (dopotutto il pack in questione è graficamente simile a molti altri pack di medicinali), quanto piuttosto di piccoli accorgimenti concettuali e progettuali volti a rendere più semplice l’esperienza del consumatore. Tali accortezze, in un mercato come quello dei prodotti per la cura della persona, possono davvero fare la differenza in termini di fidelizzazione dei clienti, e quindi di ritorno economico per l’azienda.

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